Venerdì 17 marzo: la Caserma dei VV.F. di Latina ospita il Concerto della Banda Comunale di Villa S. Stefano in una serata davvero di prestigio, presenti le più alte cariche istituzionali, tra cui anche il Comandante generale del Corpo dei VV.F. Dott. Ing. Gioacchino Giomi. Momento sicuramente di grande significato sarà l’esecuzione della canzone “Un Pompiere”, parole e musiche di Stefano Bossa, musicista che lega molta parte della sua fama proprio al brano che, ormai notissimo a livello nazionale, ambisce a buon diritto a divenire l’inno ufficiale del Corpo.
Del musicista, compositore e autore che Ledmagazine avrà – dalle prossime settimane – come ospite fisso con una personale rubrica (top secret il titolo!), pubblichiamo per questa occasione un articolo che spiega tutto il profondo legame dell’artista per la figura-simbolo dell’eroe dei nostri giorni.
DOVE TUTTI FUGGONO, NOI ANDIAMO. Un Pompiere: tributo ai Vigili del Fuoco.
La canzone “Un pompiere” ha visto la luce verso le due del mattino del 14 gennaio 2003. Per una incredibile, tragica (ma al mio cuore enormemente significativa) coincidenza, nello stesso giorno moriva il Vigile del Fuoco sommozzatore Simone Renoglio nel tentativo, riuscito, di salvare la vita ad un sub rimasto incastrato nelle acque del Tevere. Questo episodio è stato ed è per me un monito a continuare tenacemente per fare si che questo brano possa un giorno diventare un Canto Istituzionale del Vigili del Fuoco Italiani.
Non ho mai fatto parte, direttamente o indirettamente del Corpo dei Vigili del Fuoco, ma ho sempre avuto stima, affetto, ammirazione, riconoscenza verso l’ideale che il Vigile del Fuoco rappresenta: che un uomo possa –letteralmente – gettarsi nel fuoco rischiando la propria vita per salvare quella di un perfetto sconosciuto, suscita in me emozioni fatte di brividi e lacrime. Questo sentimento è sempre stato dentro di me sin da quando, ad inizio anni ’70, ebbi il mio primo, piccolo, incidente d’auto con un automezzo dei Pompieri, perché lo seguivo troppo da vicino, per vedere dove stessero andando. Poi arrivò quel giorno particolarissimo, quel 14 gennaio 2003 in cui è successo qualcosa di tragicamente speciale che mi spinge ad andare avanti sulla mia strada, cercando di diffondere questo brano sempre di più e cercando di far sì che ogni Vigile del Fuoco d’Italia e magari del Mondo, possa conoscere ed amare questa canzone.
Così come mi è sempre successo, fin da quando adolescente componevo parole e musica, anche questa volta la canzone viveva quasi di vita propria dentro di me. Quel giorno, appunto il 14 gennaio del 2003, erano circa le due del mattino, io compresi che il brano era finito. Avevo apportato pochissime modifiche alla stesura originale, e tutto questo lavoro non era durato che pochi giorni, anzi, forse dovrei parlare più di ore che di giorni.
A pranzo, guardando, come sempre faccio, un telegiornale, rimasi letteralmente di pietra nel sentire la notizia che, quella stessa mattina, era deceduto un Vigile del Fuoco, sommozzatore, nel tentativo, riuscito, di salvare la vita ad un sub rimasto incastrato nelle acque del Tevere: quel pompiere era Simone Renoglio. Per me fu una sensazione realmente indescrivibile, una mistura di sentimenti diversi e contrastanti: incredulità, costernazione, dolore, ma da allora ho come sentito che quello fosse per me un amaro, terribile segno del destino che mi “obbligava” ad andare avanti per questa strada, era come se Simone stesso mi avesse voluto dire: “Non fermarti, continua ad amare ed onorare il Corpo dei Vigili del Fuoco e fai conoscere più che puoi la tua, la nostra canzone”.
Da allora ho tentato con tutte le mie forze di diffondere il più possibile questo brano: il mio scopo era ed è soltanto quello di fare del bene a loro, ai Vigili del Fuoco ed è quello che continuerò a cercare di fare: lo devo a tutti i ragazzi, Vigili del Fuoco che hanno versato lacrime ascoltando la mia canzone, magari perché ricordava loro qualche amico e collega scomparso; lo devo ancor più proprio a tutti i Pompieri che hanno sacrificato la loro vita per salvare quella degli altri con un pensiero particolare a Simone Renoglio, che ha “scelto di morire” lo stesso giorno in cui io finivo di scriverla. Ancora oggi ricevo testimonianze incredibili di Vigili del Fuoco che mi attestano il loro affetto, la loro stima ed il loro grande apprezzamento per la canzone. C’è chi mi dice che la usa come suoneria del cellulare…chi l’ascolta ogni giorno prima di andare in servizio…chi ha donato il testo serigrafato su un telo donato ad un collega…chi, addirittura, se ne è fatto tatuare un verso sulla pelle…
Se “Un Pompiere” diventerà un Canto Istituzionale perché è scritto nel suo destino, avrò realizzato uno dei più grandi sogni della mia vita, altrimenti sarò comunque felice perché ogni “bravo” che ho ricevuto da un Vigile del Fuoco, ogni “grazie” che un Pompiere mi ha regalato, ogni loro mano che ha stretto la mia, ogni lacrima che la mia canzone ha fatto loro versare, rappresentano petali di bellissimi fiori che, nella mia mente, ornano le tombe dei Pompieri che hanno dato la propria vita per salvare quella del loro prossimo: “Ubi dolor, ibi Vigiles”.
Stefano Bossa
P.S. La manifestazione-concerto del 17 marzo è stata curata e promossa dal cav. Luigi Pistoia, ex-capo reparto dei VV.F. che ha portato a Latina la Banda Musicale Comunale della città di Villa S. Stefano, nel frusinate. Organizzato dall’Associazione VV.F. del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l’evento non poteva non avere finalità benefiche e solidaristiche, in piena sintonia con lo spirito altruistico e generoso che tanto caratterizza una delle Istituzioni civili più popolari e amate nel nostro Paese.
Così, il concerto si propone anche lo scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione di un’opera pubblica distrutta dal terremoto dell’Italia centrale. L’ingresso libero del pubblico consentirà a tanti di conoscere più da vicino la realtà di un mondo fatto di rigorosa organizzazione e grande professionalità, oltre che di avere maggiori informazioni sulle forme di intervento del Corpo di Latina sul vasto territorio della provincia pontina.
Concerto bellissimo tenuto da incredibili musicisti diretti da uno straordibario MAESTRO Luigi BARTOLINI per una sedata memorabile.
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