SANITA' - SOPPRESSIONE PPI in Regione Lazio:  L'INSOSTENIBILE  VAGHEZZA della POLITICA

SANITA’ – SOPPRESSIONE PPI in Regione Lazio: L’INSOSTENIBILE VAGHEZZA della POLITICA

Breve riepilogo sull’annosa e a suo modo  triste storia della chiusura dei PPI decretata già nell’estate scorsa e fin qui temporaneamente scongiurata dalla Regione Lazio grazie anche a una seria presa di coscienza dei territori e i Comitati civici locali. La questione sui  Punti di primo intervento tocca da vicino il fulcro dell’erogazione di servizi di emergenza sul territorio dei Comuni di un’intera provincia svolgendo un ruolo  catalizzatore di migliaia di utenze diverdsamente destinate al vero e proprio ‘imbuto’ intasato dei pronto soccorso degli ospedali.

Il nostro giornale, nel solco delle precedenti ‘puntate’ di ua storia a suo modo perfino drammatica, sceglie ancora di dare spazio e voce ai   Cittadini per seguire con loro l’evolversi della situazione in queste prime settimane di settembre 2019. Per tutti, torna a levare la sua voce  il Comitato   Civico Cori, presente il 9 settembre all’importante ripresa del confronto con le istituzioni sul tema cruciale:
Ieri si è svolta la Conferenza provinciale sulla sanità presso il Comune di Latina alla presenza di Sindaci e dei Dirigenti della Asl, erano presenti nel pubblico vari rappresentanti dei Comitati Civici. Come Comitato Civico di Cori avremmo voluto tornare a Cori ed esibire un documento in mano, emanato da parte della ASL, ma così non è stato, servono altri giorni e serve che i Comuni non mollino la presa sulla Regione, quindi sproniamo tutti i rappresentanti politici prima di cantar vittoria, a darsi da fare.

Al di là delle rassicurazioni verbali che i servizi dei PPI saranno H24, ma sotto le competenze dAl di là delle rassicurazioni verbali che i servizi dei PPI saranno H24 (Ma sotto le competenze del DAP, Dipartimento per l’Assistenza Primaria); che verrà preparato un Protocollo standard, poi personalizzato per ogni singolo Comune sede di PPI, con impegni precisi anche relativamente alla creazione di una Casa della Salute afferente ogni PPI;  che occorre una Regolamentazione e delle Linee Guide, ma anche dei finanziamenti specifici, siamo ancora sui buoni auspici.

SANITA' - SOPPRESSIONE PPI in Regione Lazio: L'INSOSTENIBILE VAGHEZZA della POLITICA 2Pertanto da parte nostra come Comitato ci poniamo il problema di tentare di fare un po’ di ordine sullo stato dei sette Punti di Primo Intervento della ASL di Latina, della loro dotazione, e di comprendere anche quanta integrazione sia realmente percepita tra servizi di emergenze/urgenza (PPI), medicina territoriale e medici di famiglia.

Il Comitato Civico di Cori lo fa, avvalendosi di un questionario online, studiato per il Distretto 1 della ASL, in collaborazione con l’Associazione Polygonal, nell’ambito del progetto Open Cori, che si occupa di fragilità sociali.

Il questionario è estensibile a tutti i distretti e a tutti i PPI: ed è importante giungere a una rilevazione dello stato e dell’accessibilità dei servizi della salute dal punto di vista del personale sanitario, quindi medici, infermieri, operatori sanitari e operatori socio-sanitari, ma anche farmacisti, sono invitati a compilarlo.

Siamo sicuri che le risposte degli operatori sanitari, daranno una marcia in più per capire difficoltà e opportunità dei servizi per la salute nei territori della ASL di Latina. La cittadinanza attiva è anche capacità di produzione di informazione appropriata e aggiornata, senza questa informazione civica che parte dal basso, ogni decisione rischia di rilvelarsi monca, così continuiamo ad avvalerci dell’art. 118 u.c. Cost., a svolgere funzioni sussidiarie, come Comitato produciamo  informazioni per l’interesse generale dei cittadini ad avere servizi per la salute di qualità, e non è poca cosa in un’epoca dirigista, in cui cittadini e comitati vengono percepiti come solo fastidio, mentre il monitoraggio civico se preso sul serio non può che migliorare tutti i servizi.”.

Dallo stesso Comitato corese giunge pure l’ennesimo racconto di ordinaria  malasanità ( lo pubblichiamo in altra pagina a corredo). Vi troverete come  un intervento di colecistectomia, presso la Chirurgia di Latina, può attestarsi su tre settimane di degenza.

“…Ci chiediamo, quanti siano i pazienti che senza avere interventi programmati, e senza aver effettuato visite preventive nei vari ambulatori, a cui tocchi la stessa sorte ,di permanere impropriamente per più settimane nei reparti?

Occorrerebbe una puntuale stima trimestrale degli sprechi di tutta l’organizzazione ospedaliera della ASL di Latina, reparto per reparto, ambulatorio per ambulatorio, sarebbe opportuno poi informarne la Corte dei Conti dell’ammontare complessivo di questi sprechi che sembrano veramente notevoli, con addebito ai Dirigenti della Unità Operative.

E’ evidente che gli sprechi sono nelle maglie organizzative delle strutture ospedaliere, che non vengono controllate e monitorate come si dovrebbe, giorno per giorno, mentre il Direttore Generale della ASL  e la Regione sono tutti intenti a tagliare, i 7 Punti di Primo Intervento per razionalizzare la spesa, come previsto nel DCA 303 del 25 luglio 2019, che sarà impugnato dinanzi al TAR dai Comitati Civici.

Il Comitato Civico in difesa del Punto di Primo Intervento di Cori invita tutti i cittadini a denunciare tali disservizi e a portare alla luce i veri sprechi della sanità pontina. Per la quale non dovrebbero essere certo i pazienti, e i cittadini in generale, a pagare il conto”.