Sanità Lazio - Il 'ritorno' dei PPI: vittoria dei Cittadini o compromessi della Politica? 5

Sanità Lazio – Il ‘ritorno’ dei PPI: vittoria dei Cittadini o compromessi della Politica?

DOVEROSA RETTIFICA. La prima stesura  dell’articolo che segue è uscita in pagina con l’indicazione  tra i presenti al Convegno di Cisterna del 20 dicembre scorso, anche il Comitato Civico di Cori di cui si segnalava pure come coordinatrice l’avv. Eleonora Pistilli. Nulla di tutto questo risponde a verità, fanno notare i rappresentanti effettivi del Comitato corese, assente al convegno e in alcun nodo rappresentato dalla professionista citata la cui partecipazione tra il pubblico presente va ritenuta a mero titolo personale. La Redazione si scusa con gli interessati e i Lettori. L’invito a repliche e partecipazione è sempre aperto, nel segno della più libera e disinteressata Informazione.  
 

Nel corso dell’anno ormai passato LED  ha operatore una scelta editoriale forse neanche troppo meditata ma semplicemente  nata  dalle cose. Abbiamo scelto di raccontare, un passo dopo l’altro,  un percorso virtuoso di battaglia civile, come quello intrapreso dai comitati civici di molti Comuni della provincia di Latina: cittadini a raccolta per opporsi alla decisione di un decreto delle giunta regionale del Lazio, il 303 del 19 luglio 2019 , di sopprimere i Punti di Pronto Intervento presenti sui territori di Cori, Cisterna di Latina, Sezze, Priverno, Terracina..

Chi ha seguito la stampa locale e la cronaca del   nostro stesso ‘racconto’ nell’arco dei mesi, si è avvicinato ad  un tema dibattuto sui territori sin dall’estate,   ma forse mai a sufficienza percepito e diffuso fra la popolazione, benché  sui temi della salute e, prim’ancora, sulla sorte di Punti di Primo Intervento, sia in gioco il   diritto stesso alla vita, prim’ancora di quello alla salute.

 1La strada percorsa   ha avuto come prima   protagonista  la forza propulsiva dei comitati, cittadini capaci di coordinamento e di concretezza che hanno saputo confrontarsi con  la Politica   e le Istituzioni, contrapporre le   ragioni dei Cittadini quando non le hanno viste rappresentate se non – peggio – tradite nei loro primari fondamenti di diritto. E’ stata questa – a prescindere da quali saranno gli esiti finali di una vicenda tuttora in divenire – un’autentica vittoria   per i territori della provincia di Latina, anche più periferici.

Così torniamo sul  convegno di cui proprio  chi scrive ha  avuto l’onore di curare il coordinamento  dal prestigioso tavolo dei relatori. Tornare sul’evento a quasi un mese di distanza non è forse un limite accettabile per farne cronaca, ma  la scelta è solo apparentemente intempestiva: sui temi più complessi e il succedersi di fatti fin troppo densi, è bene porre in mezzo lo spazio più lungo, una distanza  che aiuti la riflessione e dia alla visuale più prospettiva.  Proprio con la fine dell’anno appena trascorso il confronto fra Regione Lazio e le comunità   di molti dei Comuni della provincia è giunto al culmine, in modo anche inatteso: dalla ricordata delibera Regionale n.303   fino al decreto n. 469 che al precedente provvedimento  si è sostituito, facendo pensare a un insperato ripensamento.

Sanità Lazio - Il 'ritorno' dei PPI: vittoria dei Cittadini o compromessi della Politica? 6Col titolo di “Punti di Primo Intervento. Tra presente e futuro”, il Comune di Cisterna ha inteso   chiamare a raccolta nella sala consiliare di palazzo Caetani,  il 20 dicembre, tutti i compartecipi della complessa vicenda. E’ stato il momento di alzare lo sguardo su un quadro   che la cittadinanza tutta, nel Lazio o di qualunque altro  territorio del Paese Italia, ha sempre il diritto di vedere illustrato   dai propri amministratori senza infingimenti  e con la più ampia trasparenza sullo stato effettivo delle cose. Che, a ben guardare, non è che il sacrosanto diritto all’Informazione!

L’incontro di dicembre  ne è stata la dimostrazione. Null’altro che dai cittadini vengono le domande più urgenti e    la spinta costante a riflettere, ragionare e ancora oggi valutare lo stato delle cose. Null’altro che da autonome e libere assemblee di popolazione   consapevole è derivata tutta la concretezza del fare e il coordinamento indispensabile per    smuovere – in tempo utile – lentezze e indecisioni delle amministrazioni comunali.

Le tappe di una storia infinita.
L
a fase  amministrativa vissuta in questi mesi in provincia di Latina è apparsa   compromettere  la stabilità del sistema sanitario locale e di gran parte delle strutture emergenziali di Pronto Soccorso. Le nuove indicazioni della Giunta Zingaretti  disponevano un pesante intervento in merito, ma se  apparentemente mutava  poco più che la denominazione dei Punti di Primo Intervento, in Punti di Assistenza Primaria, in realtà ne mutilava  le strutture, l’organizzazione e, insomma, la stessa esistenza come presidio d’urgenza per la salute dei cittadini dei piccoli centri. La disposta chiusura, a guardar bene,  di fatto minacciava di porre a rischio perfino il bene-Vita, per ogni volta che la salute del cittadino fosse posta   nello stato di bisogno estremo,   richiedente  vero e proprio intervento in emergenza  e non solo ordinaria gestione ambulatoriale.

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Mai come su questo tema e per questa complessa vicenda abbiamo osservato e da vicino seguito l’operato di quell’avvocato Pasquale Lattari che, insieme al collega  Tommaso Conti – ex sindaco di Cori – è autore della  stesura e  repentina presentazione del ricorso al TAR del Lazio che tanta parte ha avuto nell’epilogo che, almeno fin qui,  si è riusciti a dare alla vicenda.

Qui a fianco un grafico dal blog del dr. Franco Brugnola, presentata al convegno di Cisterna, sullo stato dei presidi di PPI in regione Lazio

Un ricorso provvidenziale.
La via giudiziaria si era resa   inevitabile per ottenere almeno la sospensiva di provvedimenti già ormai in definizione e, dunque, con l’occhio del giurista  abbiamo fin qui potuto raffigurare i risvolti in diritto   che sempre accompagnano i fatti. E’ il crinale del Diritto   a fare  da vero punto di riferimento per meglio leggere e comprendere le scelte  operate dai  Comuni toccati dal provvedimento da impugnare.

A  fine anno il punto della situazione
Sarà bene non perdere memoria del    clima giustamente ‘carico’ di quelle settimane e giornate  prenatalizie e di come  la sala consiliare  di   Palazzo Caetani a Cisterna sia stata la cornice ideale per accogliere   numerosi i rappresentanti delle amministrazioni locali, dal vice sindaco ospitante Vittorio Sambucci con l’Assessora alla Sanità Federica Felicetti, al sindaco di Cori Mauro Primo De Lillis,   a Mario Lucarelli, sindaco di Rocca Massima e, ancora, tra gli altri la consigliera comunale di Priverno Rosa Maria Fania e Luca Danesin consigliere comunale di Sabaudia.

Ha meritato   apprezzamento  la testimonianza  resa del dr. Giovanni Maria Righetti, Presidente dell’Ordine dei medici di Latina la cui presenza attenta e partecipe lungo l’intera e densa durata dei lavori    è risultata proficua e  stimolante per il nutrito dibattito conclusivo,   confermando grande sensibilità della classe medica,  costitutivamente in prima linea dinanzi ai servizi essenziali. Ne è derivato un ampio confronto, forte della presenza dei rappresentanti dei gruppi civici dei territori, da  Enzo Musilli del Comitato di Boschetto, Gricilli e Macallè di Priverno, Manfredo de Paolis per il Comitato No al declassamento del Punto di Primo Intervento di Priverno, pressoché a tutti gli altri componenti il dibattito civico provinciale. Un quadro che si temeva, alla vigilia, potesse financo ‘tradire’ le aspettative di partecipazione corale, nel timore di rigidità e inusitate  ‘prudenze’ sempre possibili nella dialettica fra partiti e schieramenti contrapposti. Non è stato questo il caso e ben può dirlo chi scrive, chiamata  a coordinare l’assise    osservando il quadro con l’ottica migliore del dietro le quinte.

E’ stata per noi l’occasione di  sentire dal vivo l’umore di quella   folta presenza popolare,  di cogliere l’importanza che riveste  poter   fornire   all’opinione pubblica e all’osservatorio dei comitati di cittadini un resoconto trasparente e chiaro  che aiuti a valutare con rigore completezza di dati, il merito di tante parole troppo spesso fuori controllo, in molti contesti della vita pubblica. A garanzia proprio dello scopo informativo del convegno, non è mancato   il supporto  competenza  dei due relatori chiamati.

Di Lattari s’è detto e di quanta parte l’azione del legale abbia avuto nel sostenere e costantemente supportare le scelte di merito e di strategia delle amministrazioni.Sanità Lazio - Il 'ritorno' dei PPI: vittoria dei Cittadini o compromessi della Politica? 4

Più spazio, nella parte conclusiva della giornata, è andato alla …  intelligente provocazione  giunta all’assemblea    dal dr. Franco Brugnola, figura carismatica e ben nota a gran parte dei presenti, per una vastissima  esperienza professionale  maturata fra  Ministero della sanità  e ampiamente in  Regione Lazio,  responsabile della programmazione sanitaria, fino alla Direzione Generale  del Comune di Formia, e poi Latina. Da nessuno meglio che Brugnola poteva giungere il richiamo a riconsiderare quanto maturato e proveniente dal passato dell’amministrazione. Oggi la sua è   una voce accorata ma pure fortemnente reattiva, che reclama   tutta  l’urgenza di approfondire modi e tempi del   rinnovamento da operare intorno al sistema sanitario nel Lazio, evitando di tralasciare  banalmente  il patrimonio di studi raccolti –  negli anni – intorno al sistema  adottato in Regione: ne andranno sempre indagate  le contraddizioni ma è ora ne vengano ancor più valorizzate   le potenzialità di conversione e innovazione.
Le prossime scelte avranno ancora   molto da rivelarci per il futuro, mentre già s’annunciano i tempi di un probabile ritorno al giudizio amministrativo, per il prosieguo della ‘storia infinita’..

ar

 

(Foto di Mariano Macale)