Recuperiamo alle pagine che dedichiamo al ‘racconto’ di Territori italiani fra storia, cultura e testimonianze di legalità, un’esperienza dello scorso aprile offerta dalla città di Terracina, perla del litorale della provincia di Latina. Lo facciamo non tanto e non solo perché un evento su mafia e capolarato rimane, a qualunque latitudine, di primaria importanza, ma stavolta anche perché lo scenario, la … location scelta per ospitare la manifestazione, l’Istituto Professionale “Alessandro Filosi” è – a sua volta – meritevole già di per sé di essere osservata e conosciuta, tanti i valori, le risorse che porta, a dispetto delle carenze di mezzi e strutture che da troppi anni e ingiustamente l’affliggono.
OMIZZOLO: “CI SONO RAGIONI PER RIMANERE OTTIMISTI”
Torniamo, dunque, a distanza su uno degli eventi rientranti nel progetto ‘Le parole della Legalità’ , percorso che ricorda a Terracina, per gli studenti e gli insegnanti dell’IPS “Filosi”, la professoressa Maria Canta, scomparsa prematuramente il 4 ottobre 2017. E’ a lei che, nelle parole delle colleghe e della Dirigente, prof.ssa Anna Maria Masci, va la commossa memoria dell’impegno tangibile e vivo di un’educatrice votata ad affermare i valori del senso civico e all’amore per la legalità. Come ricorda la locandina qui a fianco, l’incontro – che ha raccolto ricca partecipazione di cittadinanza e numerosi protagonisti della scena sociale e culturale del territorio – ha vissuto soprattutto della voce del sociologo, giornalista e ricercatore Eurispes Marco Omizzolo. Nessuno meglio di lui, dalla sua viva esperienza a contatto con le comunità di lavoratori indiani in area di Sabaudia e pontina in genere, poteva intervenire sul tema “La lotta al caporalato e alle agromafie nell’Agro Pontino”. Marco Omizzolo segue da anni il fenomeno dei braccianti nell’Agro Pontino, rigoroso operatore i cui studi e denunce hanno supportato le indagini e le maggiori operazioni della Procura di Latina, in particolare con l’operazione operazione “Commodo”, contro lo sfruttamento di oltre 400 lavoratori stranieri nelle campagne in provincia di Latina. E dalla sua presenza forte e convinto viene pure un giudizio confortante per il futuro: “Per quanto ci sia ancora tanto da fare, bisogna riconoscere che questa sia stata la provincia che più di altre ha saputo dare segni concreti di risveglio e ribellione al fenomeno delle mafie. E’ un segnale importante il grande supporto dato alle forze dell’Ordine, le sinergie che ho riscontrato e che devono rafforzare la convinzione che solo la conoscenza dell’Altro, piuttosto che la paura e la chiusura, ci consente di comprendere davvero la realtà con la quale siamo chiamati a confrontarci.
Accanto a lui, già insignito a dicembre dell’anno scorso dal Presidente Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, altri testimoni del nostro tempo, figure di esemplare valore umano, sociale e artistico, a ricevere il premio Maestro della Cultura 2019. Questa rassegna biennale è giunta alla V edizione, fiore all’occhiello fra le tante iniziative dell’Istituto professionale Filosi la cui dirigenza ha mostrato di credere, nei piani formativi e nell’impianto complessivo dell’essere scuola, sapendo confermare nel tempo una forte attenzione ai valori della bellezza e della cultura per quello che, non a caso, è stato definito un nuovo umanesimo. All’incontro del 29 aprile fra Marco Omizzolo e i giovani, coordinato dalla Prof.ssa Vittoria Nicolò della FIDAPA BPW Italy-sezione di Terracina, ha fatto seguito, nel pomeriggio di martedì 30 la naturale cittadinanza e i neofiti – come chi scrive – del ‘mondo’ del Filosi, si è assistito a una vera e propria rassegna di volti e storie e impegni professionali, premiati e degnamente celebrati sotto il segno della passione civile che da sempre ne ha contraddistinto la vita e le scelte, anche le più scomode o rischiose. Premio alle artiste Raffaella Menichetti e Stefania Romagna, alla memoria di Ernesto Trapanese, a Rodolfo Carelli (politico e autore di poesia), la scrittrice Maria Burani, Marco Omizzolo e Paul Hedlund (sua la guida di Terracina in lingua norvegese).
Ma anche menzioni d’onore sono andate a don Francesco a Don Francesco Fiorillo responsabile del presidio dell’associazione Libera Sud “Don Cesare Boschin”, Franca Maragoni presidente Wwf Litorale Laziale e Pasquale Lattari, avvocato giuslavorista e penalista di grande sensibilità sui temi della giustizia solidale e formativa, coautore – da ultimo – del saggio sullo stress da lavoro correlato (MI, Key ed.)
OLTRE L’EVENTO, I VALORI DELLA SCUOLA
Lo si diceva in apertura, si segnala come autentico valore aggiunto in una manifestazione come questa la forte connessione con il tessuto umano e ambientale chiamatosi ad ospitare l’evento. Perché davvero, l’istituto scolastico ne è uscito, a ben guardare, il vero protagonista. Al centro di un impianto scenico godibilissimo, fra scelte musicali con le tastiere di Federica Simonelli e letture di brani poetici affidate a Catia M.Mosa , ogni momento della serata conduceva costantemente e concretamente agli Studenti, primi destinatari con le loro realtà personali e le loro Famiglie.
Non se ne avranno i premiati Maestri ma converranno con noi nel ritenere che perfino al di là – se possibile – della stessa manifestazione e i suoi riconoscimenti, un mondo di valori e di alta professionalità sia emersa e abbia trovato riconoscimento attraverso l’immagine di splendidi giovani e giovanissimi allievi del “Filosi” che a fine convegno hanno atteso e accolto il pubblico dei partecipanti nei locali superiori della scuola, a presentare un ricco buffet : accoglienza di alta classe predisposta dagli allievi dei corsi professionali, chef e camerieri e direttori di sala.
Tutto nel segno della più civile condivisione di saperi e competenze. Solidarietà fra differenze o radici culturali non omogenee, apertura verso forme sempre nuove di apprendimento e crescita, affidiamo anche alle foto di questa pagina l’apprezzamento per un salone ‘delle feste’ curato dai giovani allievi della scuola di ristorazione, la sorprendente carica di entusiasmo che gli stessi studenti condividono con insegnanti appassionate e sinceramente coinvolte in tutte le fasi di un cammino che da qui prende le mosse. E che sta a noi tutti, comunità civile e consapevole, rendere ogni giorno più solido e ricco di prospettiva.
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