Un piccolo orgoglio per il nostro giornale, questo primo convegno curato per incontrare l’avvocatura sui temi di maggiore attualità e valenza professionale. L’evento del 24 ottobre ha puntato l’attenzione in ambito del diritto del lavoro e – in particolare – sui profili sanzionatori nel pubblico impiego.
Lo spunto nasceva dal ” Compendio di Diritto Disciplinare del Pubblico Impiego Privatizzato” dell’avvocato Pasquale Lattari per i tipi di Key editore e si è rivelato scelta giusta, ben presente nella realtà professionale degli operatori del diritto e dell’avvocatura giuslavoristica non meno che del mondo sindacale della funzione pubblica. Al patrocinio della Fondazione pontina “Michele Pierro”, per l’Ordine forense di Latina, si è unito quello della ASL pontina, a livello provinciale l’ente col maggior numero di dipendenti. Anche per questo, è stato prezioso e quasi ‘strategico’ l’intervento dell’avvocato Massimo Valleriani che, dall’alto di una trentennale attività ai vertici del settore legale delll’azienda, ha illustrato da vicino l’esperienza come responsabile primo dell’organismo interno di disciplina.
Nato come monocratico, il settore ha oggi la struttura collegiale che pone non minori criticità e fors’anche vere e proprie contraddizioni, imponendo all’interprete e, soprattutto, all’avvocato aziendale tutti i quesiti irrisolti di un sistema normativo non immune da vizi e anche inutili duplicazioni di norme.
La dimensione dell’avvocato di inquadramento pubblico si contrappone a quella, comunque insita nella funzione stessa, del difensore tout-court che, come tale, non viene meno in nessun caso, forte di scelte e opzioni che rimangono di propria responsabilità. In questo senso si è espresso l’intervento dell’avvocato Giovanni Malinconico, già presidente dell’Ordine di Latina, oggi coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense oltre che già degli ordini forensi del Lazio che ha illustrato ampiamente la connessione fra la funzione dell’avvocato inserito nel rapporto organico e la dimensione della responsabilità professionale sottoposta all’autorità disciplinare dell’Ordine di appartenenza.
Altra voce particolarmente significativa nella duplice funzione pubblico-privato è stata, in apertura di pomeriggio, quella del Presidente del Conservatorio di Latina. L’avvocato Raffaele Riccardi ha dato inzio agli interventi , tutti lodevolmente nei limiti dei 30 minuti richiesti a garantire agilità del confronto, ha fornito un inquadramento complessivo, cronologico e insieme critico sul corso dell’evoluzione normativa che la materia etico-sindacale ha vissuto nell’arco degli ultimi lustri, dalla riforma Brunetta (2009) alla legge Madia (2017).
Di sfondo, anche i segni della cronaca che richiede sempre maggiore vigilanza e impegno interpretativo, soprattutto da parte del professionista chiamato a difendere il lavoratore e a gestire non solo il processo del lavoro ma soprattutto valutare come questo profilo si inctrecci con aspetti prettamente penalistici.
Sui temi più strettamente tecnici e operativi, così decisivi nelle mani del difensore e nell’economia del giudizio, si incentra l’ottimo testo di Lattari, necessariamente ultimo a prendere la parola e a fornire quasi una summa e raffronto pragmatico con i precedenti interventi.
Un sicuro spessore tecnico-pratico caratterizza l’opera, non a caso definito un libro ‘esperenziale’ dal suo stesso autore che ha saputo tratteggiare alcuni fra i più significativi snodi procedurali e della prassi che impegnano l’avvocato alle prese con un provvedmento disciplinare del cliente. Davvero è l’utile strumento di lavoro che il professionista ricerca al proprio fianco per sintesi e razionalità di analisi.
Alle maggiori componenti del pubblico presente all’Hotel Europa di Latina, fra cronaca e diritto, non poteva non aggiungersi la voce e la riflessione sul versante sindacale.
Il momento che vive la società italiana sui decisivi scenari del Lavoro e delle dialettiche politiche incrociate sul tema, meriterà sicuramente un approfondimento ulteriore, sia in termini di analisi che di formazione e riflessione critica. Così si è espressa la voce di Enza Del Gaudio, Segretario generale per la Funzione Pubblica della CISL provinciale di Latina.
Il suo breve intervento di saluto ha voluto essere anche un appuntamento e un ‘rilancio’ all’immediato futuro: per segnare la maturazione di una capacità di ‘lettura’ che sappia affrontare una così vasta problematica anche attraverso gli strumenti di una nuova e mirata formazione.