Maria Teresa d'Austria: 300 anni dalla nascita della grande imperatrice-femminista della storia moderna 1

Maria Teresa d’Austria: 300 anni dalla nascita dell’imperatrice-femminista che segnò di sé i destini d’Europa

Fu una delle donne più potenti della Storia, l’Austria e l’italianissima Trieste ne hanno celebrato, lungo tutto l’arco di quest’anno, i 300 anni dalla nascita. Dall’età di 23 anni l’ascesa di Maria Teresa d’Asburgo diede vita ad uno dei momenti più grandiosi e fiorenti su una delle maggiori aree pià vaste dell’Europa centrale, dall’ Austria e Ungheria, alla Boemia fino al Ducato di Milano.Maria Teresa d'Austria: 300 anni dalla nascita della grande imperatrice-femminista della storia moderna
Grandi le celebrazioni, dunque, anche a Trieste che rende omaggio alla sovrana che seppe trasformarla da piccolo borgo marinaro in splendido e moderno centro mercantile.
Così si sono succedute rassegne di film, convegni, mostre come  “Maria Teresa e Trieste. Storie e culture della città e del suo porto”, inaugurata il 6 ottobre dal critico Philippe Daverio, ma anche tavola rotonda e lectio magistralis con Paolo Mieli.

L’assolutismo illuminato le consentì riforme per uno stato moderno, accentrato e burocratico, nel segno carismatico di una delle più alte e decisive figure femminili della storia moderna di cui si disse: “Finalmente l’Austria ha un vero imperatore. Ed è una donna!”

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Per i lettori di LED, i tratti salienti della statista più importante dell’Europa moderna nelle parole della prof.ssa Maria Giuseppina Vena, docente in storia e filosofia nelle scuole liceali: un ritratto insolito e sorprendente della grande Maria Teresa, fra la storia e l’immaginario.

La Vienna del XVIII secolo,  le strade nelle vicinanze del palazzo reale sono quelle dove abita la giovane principessa Maria Teresa. Lei, con i suoi occhi azzurri, i capelli biondi…. forse sta cantando, oppure sta dipingendo, o magari preferisce tirare con l’arco. Di certo, essendo una donna, non viene istruita sugli affari di stato. Suo padre, il re Carlo VI, non ha voluto indirizzarla verso questi studi.
Eppure, mentre l’atmosfera illuminista si sta dispiegando anche nei territori asburgici, e le guerre di successione mettono a rischio l’integrità della corona d’ Austria, la bella Maria Teresa riuscirà a creare e a conservare uno Stato forte e composito.

Donna seria e riservata, la principessa austriaca sposerà il duca Francesco Stefano di Lorena e farà di lui la nuova guida dell’Impero asburgico. A lei era preclusa la possibilità di diventare imperatrice. Maria Teresa, tuttavia, impedirà al suo amato consorte d’ingerirsi negli affari di stato, in tutti quei casi in cui i due coniugi non riuscivano a raggiungere un accordo. Spesso congedò Francesco Stefano dalle riunioni di Consiglio.
Schiva e riluttante verso le idee dell’Illuminismo, poco tollerante verso le minoranze religiose presenti sui territori asburgici, questa imperatrice- consorte si convinse però ad approvare importanti riforme nel suo impero: introdusse l’obbligo scolastico, un sistema tributario che colpiva anche il clero e la nobiltà, abolì la tortura e mise fuori legge la pratica della caccia alle streghe.

Nel 1767 fu colpita da un forte attacco di vaiolo dal quale non si riprese mai completamente. Gli anni successivi la vedono indebolirsi a causa di nuove patologie. Nel 1780 si spense alle 9.00 di sera del 29 novembre

Maria Teresa aveva ereditato uno Stato prossimo al declino mentre lascerà a suo figlio Giuseppe un Impero rivitalizzato e multinazionale.

Davvero il re Carlo VI avrebbe fatto bene ad indirizzare la giovane e bella principessa d’Austria verso gli studi sugli affari di stato. Ma la sua ascesa non subì limitazioni per questo: la guida dell’impero degli Asburgo era nel destino di una grande donna.

Prof.ssa Maria Giuseppina Vena

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