L’INCONTRO-WEBINAR SULLA GIUSTIZIA RIPARATIVA ORGANIZZATO DAL NOSTRO GIORNALE (TRE APPUNTAMENTI NEL MESE DI MAGGIO) E’ UN ORGOGLIO CHE SI RINNOVA. L’ISTITUTO DELLA MESSA ALLA PROVA E’ DA SEMPRE CENTRALE SULLE NOSTRE PAGINE, DA QUI ABBIAMO SEGUITO LE TAPPE DI UN CAMMINO VIRTUOSO CHE PORTA, OGGI, AD ANNUNCIARE – PRIMA VOLTA IN ITALIA – LA NASCITA DI UN CENTRO DI MEDIAZIONE PENALE DI COMUNITA’ * SU QUESTO E ALTRO PARLA – QUI DI SEGUITO – L’AVVOCATO CHE DA SEMPRE CURA IL COORDINAMENTO DEI LAVORI NELLA ‘SALA VIRTUALE’ DEI NOSTRI EVENTI IN “STILE PANDEMIA” * RIFLESSIONI PERFINO LETTERARIE, FORSE ANCOR PIU’ COINVOLGENTI. COM’E’ LA LETTERATURA, QUANDO SI CHIAMA A RAGIONARE DELLE COSE UMANE.
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di Mariano Macale *
Cercar risposta alla millenaria domanda “Che cos’è la giustizia” si rischia di perdersi tra i corridoi, le aule e i faldoni di un qualsiasi tribunale italiano. Se poi si è ancor più spericolati, potrebbe ben accadere di studiare interi volumi di filosofia del diritto.
Tuttavia, a ben guardare negli interstizi angusti tra la sapienza e la prassi, può accadere di scorgere barlumi di realtà, di rendersi conto – e lo sanno bene gli operatori del diritto – che dietro una ricostruzione dei fatti filtrata dalle pieghe del codice, s’intravvedono volti, emozioni, persone.
S’intravvede, sciolto lo gnommero del dottor Ingravallo per i lettori più attenti, un condominio di voci e vedute, un frattale di fessure, nicchie, feritoie, un caleidoscopio di luci inghiottite nella spasmodica ricerca della verità, lì, giù nel pozzo di sciasciana memoria.
A questo aggrovigliarsi di punti di vista daremo il nome di societas, non però nel termine inteso dal penalista Listz, per cui delinquere non potest, adagio spesso erroneamente attribuito al diritto romano, ma nel senso – qui sì romano – di contratto consensuale e traslato poi nelle strade impervie del linguaggio fino ad arrivare a noi oggi quale società, comunità.
Allora, dietro quel fatto storico descritto come una violazione della legge, apprenderemo che sempre, oltre alla figura centrale del reo e della vittima che si stagliano sulla scena (figure ricordiamo diversamente delineate nei tempi e non sempre poste sullo stesso piano di ascolto), esiste un’intera coralità.
Quel coro che oggi chiamiamo background, e che a ben vedere tanto fondale non è: sono le voci delle istituzioni, delle famiglie, delle scuole. È il tessuto sociale all’interno del quale coabitiamo tutti. E ci rendiamo conto della consistenza e della fragilità di questo tessuto ogni volta che una ferita ne tende le maglie: ecco perché la nostra risposta, come società civile, non può riposare nell’alveo dell’indifferenza.
Di questo percorso di ricucitura del tessuto sociale se ne parlerà in tre lunedì consecutivi, 10, 17 e 24 maggio, grazie a un webinar dal titolo Mettiamoci alla prova. Gli eventi sono organizzati in primis dal Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità – ULEPE di Latina e in collaborazione con USSM – Roma – Sezione staccata di Latina, nonché con il Comune di Aprilia, l’Ufficio di Mediazione penale e di Giustizia Riparativa di Latina, Il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio e AFVS – Associazione Familiari e Vittime della strada.
A intervenire un fiorire di relatori esperti in materia. Dott.ssa Nunzia Calascibetta, Direttore ULEPE di Latina; Dott.ssa Francesca Barbaliscia, Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Aprilia; Dott. Massimo Giannantonio, Comandante Polizia Locale di Aprilia; Avv. Gianluca Giannichedda, Presidente Consiglio dell’Ordine di Cassino; Dott.ssa Teresa Marino, Dirigente Settore III Istruzione, Cultura e Sociale e ad interim, VI Settore Attività Produttive; Dott.ssa Claudia Santabarbara, Funzionario Servizi Sociali, Comune di Aprilia- Referente Area famiglia e minori ed inclusione sociale; Dott.ssa Valentina Zuliani, Funzionario della professionalità pedagogica per USSM Roma- Sezione Staccata di Latina; Dott.ssa Giuseppina Parisi e Dott.ssa Sabrina Mazzante,funzionari del Servizio Sociale ULEPE di Latina; Dott.ssa Giovanna Cappello, esperta psicologa ex art. 80 O.P.; l’Avv. Pasquale Lattari quale Responsabile Ufficio di mediazione e giustizia riparativa di Latina; Avv. Roberto Paolo De Vito quale Mediatore penale Ufficio di mediazione penale di Latina; Avv. Monica Costa, mediatore Referente Ufficio di mediazione Minturno (LT) “CRISI scarl onlus”; Dott.ssa Silvia Frisina, Delegata di Presidenza – Responsabile Nazionale Progetti UEPE- AFVS “Basta sangue sulle strade” Onlus e l’Avv. Federico Cola per AFVS “Basta sangue sulle strade” Onlus – Consigliere Comune di Aprilia, nonché la Dott.ssa Eleonora Piccaro per CSV Lazio – centro di Servizio per il Volontariato.
Il nucleo di questo atomo dai tanti orbitali riposa in quel concetto di giustizia riparativa, che svela il volto umano della stessa che focalizza gli aspetti personali del conflitto, che intende riparare (ripercorriamo le pagine del libro da poco uscito dell’Avv. Pasquale Lattari “La giustizia riparativa” per i tipi di Key Editore).
Le giornate sono dedicate alle persone sottoposte al procedimento di messa alla prova, con un accento posto sulle metodologie e tecniche tra lavoro di pubblica utilità e mediazione penale. Diversi sono infatti gli approcci professionali ed esperienziali che concorreranno a comporre le tessere di un mosaico degno di nota. Non da ultimo, l’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Latina, dall’Ordine degli Avvocati di Cassino e dall’Ordine degli Assistenti Sociali.
Noticina finale, di quelle in calce, come s’usa nel gergo forense: l’evento formativo è curato da LedMagazine, cosa di cui, come redazione, ci onoriamo oneriamo, in prospettiva di un impegno e un servizio crescente per i nostri iscritti e lettori.Molto è stato fatto fin qui, molto altro ancora sarà da costruire da qui in avanti.
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* Mariano Macale, classe 1985, avvocato civilista del Foro di Latina, scrittore e poeta, co-fondatore di ‘Cardiopetica’. Ha vinto nel 2016 il XIV Premio Nazionale “Fabrizio De André” per la Sezione Poesia.