LED EVENTI - Convegno 18 Dicembre su Mediazione penale e messa alla prova, nuova frontiera della Giustizia Riparativa 1

LED EVENTI – 18 Dicembre 2020 Convegno Team su “GIUSTIZIA RIPARATIVA e MESSA ALLA PROVA”: Avvocatura, Mediatori, Operatori Sociali, Istituzioni e Associazioni a confronto

“La giustizia riparativa può essere vista come un modello di giustizia che coinvolge la vittima il reo e la comunità nella ricerca di una soluzione che promuova la riparazione, la riconciliazione e il senso di sicurezza collettivo.”

Con queste parole si esprime Howard Zehr, l’accademico americano considerato il padre di un istituto di epocale novità nel quadro della giustizia penale, riassume il   senso di una intuizione centrale: il recupero del reo diventa  impegno e conquista vera della collettività.

LED EVENTI - 18 Dicembre 2020 Convegno Team su "GIUSTIZIA RIPARATIVA e MESSA ALLA PROVA": Avvocatura, Mediatori, Operatori Sociali, Istituzioni e Associazioni a confronto 3Si parla di giustizia riparativa nel prossimo evento collettivo organizzato dalla nostra testata per un incontro al massimo livello che coinvolge  le migliori energie e professionalità fra operatori del diritto ma anche assistenti sociali e figure istituzionali.

Potremmo agevolmente descrivere il tema attraverso le presenze e la collocazione stessa delle figure dei relatori che interverranno. Si intuisce   come  il tema sia  composito a cominciare dal mondo della giustizia, rappresentato in primis dalla immancabile presenza dell’Avvocatura. Nell’occasione particolarmente sollecitati risulteranno – anche a vedere le copiose adesioni di questi giorni – i colleghi di Cassino il cui Ordine, presente con i saluti iniziali il Presidente Gianluca Giannichedda, riconosce 3 crediti formativi ai propri iscritti. Immancabile, insieme al collega e co-organizzatore dell’evento Paolo De Vito,  quell’avv. Pasquale Lattari che è il grande artefice della nascita del primo centro di mediazione e giustizia riparativa  per la sede di Latina e provincia ma di  crescente rilievo anche a livello nazionale. A Lattari  il compito di illustrare il panorama normativo e  caratteri primari del procedimemto su cui si approfondirà lo stesso De Vito, con focus sugli aspetti più significativi della L.67 del 2014.

Come anticipato,  carattere specifico e anche facilmente intuibile  del procedimento di  giustizia riparativa è l’essere una modalità  in sé funzionale a molteplici altri ambiti operativi, dunque al di fuori della procedura strettamente giudiziari e che, anzi, dal procedimento delle aule di giustizia prende le mosse per esplorare – a beneficio del reo ma della stessa società civile – le vie alternative che si pongono dinanzi ad un percorso, appunto, di Giustizia, che possa unire in sé la doverosa imposizione della pena alla valenza compensativa e rieducativa della stessa.

Su queste basi ecco dunque arricchirsi il tavolo dei relatori (nello stile-covid di questo tempo severo, l’evento, con la supervisione organizzativa dell’avv. Mariano Macale, è su piattaforma Teams ). Molto attesi gli interventi di  operatrici di grande esperienza e notorietà sul territorio regionale e nazionale,   come la dott.ssa Valentina Zuliani, rappresentante per Latina del Servizio Sociale per i Minorenni di Roma,  che porterà la sua esperienza di pedagogista e mediatore penale. A lei si unisce  la presenza di Sabrina Mazzante, ULEPE di Latina, dal suo osservatorio sulle condotte riparatorie c he costituiscono la nervatura centrale e il serbatoio del  progetto della messa alla prova. Sarà interessante pure la voce della dott.ssa Silvia Frisina, portatrice della AFVS ovvero della voce delle parti lese e dei loro interessi chiamati a confrontarsi con la logica di accoglienza e sostanziale ridimensionamento del profilo punitivo per il reo.

L’ULEPE di Latina  sarà presente sin dai saluti iniziali con la stessa Direttrice dott.ssa Nunzia Calascibetta cui si unirà, ancora in apertura dei lavori, la Dott.ssa Monica Sansoni, Responsabile Attività della Struttura Garante Infanzia e Adolescenza della Regione Lazio. Oltre ad una relazione programmata dell’avv. Monica Costa del foro di Cassino, non si escludono – ancora in queste ore in cui scriviamo nell’imminenza dell’evento – ulteriori contributi e spontanee adesioni da altri attori provenienti dai settori  della solidarietà sociale e della formazione.

L’invito è quello di sempre, per quanti continuano a credere nell’impegno  di approfondimento e lettura curiosa dei fatti e dei protagonisti che popolano la realtà del nostro tempo: manteniamo accesa la spia dell’attenzione, a difesa di quell’interesse collettivo così centrale nello stesso pensiero di Howard Zehr.