E’ davvero significativo, per un magazine come il nostro, non settoriale ma – anzi – acceso “a tutto LED” sulla più variegata realtà circostante,essere scelto su Latina dalla rappresentanza della maggiore associazione di Amministratori condominiali e immobiliari. Per i prossimi 12 mesi il nostro giornale costituirà, in una sezione appositamente dedicata, vero punto di riferimento e opportunità di contatto verso i propri associati.
Niente di meglio che un incontro con il Presidente ANACI di Latina, il Dr. Nicola D’Alberti, per entrare meglio nella realtà degli Amministratori di condominio del territorio pontino.
Dott.D’Alberti, da quanto tempo è attiva la sezione dell’ANACI a Latina?
Nel 1995, successivamente alla fusione a livello nazionale tra le due grandi Associazioni dell’epoca, ANAI ed AIACI, viene fondata l’ANACI. Nello stesso anno anche a Latina veniva effettuato questo passaggio con l’istituzione della sede provinciale. Ad oggi sono presenti sul territorio italiano circa cento sedi di ANACI .
Lei è alla guida di questo ente da oltre due anni. Qual è l’aspetto prevalente del Suo ruolo?
Ho avuto l’onore di essere eletto Presidente della sede di Latina il 4 Febbraio 2014, succedendo ad un Collega fondatore della nostra sede pontina che ha seguito e guidato per oltre vent’anni. Ho volentieri assunto l’incarico che mi veniva affidato ma nella consapevolezza di quanto sia arduo il compito che mi attende in questo quadriennio. Il Presidente ha il privilegio di rappresentare l’ANACI sul proprio territorio: organizza, di concerto con il Consiglio direttivo, eventi formativi quali Corsi per Amministratori di Condominio, soprattutto finalizzati all’aggiornamento previsto dalla vigente normativa. E’ importante – a questo proposito – riuscire a proporre ai nostri Associati eventi di studio e informazione di qualità, che risultino davvero utili e qualificanti per i professionisti cui si affida il benessere e la stabilità amministrativa delle nostre abitazioni.
A inizio ottobre si è tenuto a Merano il convegno nazionale. Come valuta i risultati dei lavori cui ha assistito?
Si è trattato di un importante seminario organizzato dai colleghi della sede di Bolzano e ANACI veneto, peraltro in uno scenario meraviglioso come quello di Merano e il magnifico Pavillon des fleurs che si affaccia sulle straordinarie passeggiate del Passirio… Gli amici organizzatori hanno sperimentato con successo una nuova formula di aggiornamento professionale, molto pratica e soddisfacente per noi (quasi 300!) partecipanti. Abbiamo avuto la possibilità di piena interazione con relatori di assoluto livello, in un complessivo succedersi di domanda-risposta in grado davvero di accrescere i nostri strumenti conoscitivi per l’attività che ci compete, in particolare su tematiche attualissime come taluni aspetti ancora oscuri della riforma condominiale e sulla sicurezza negli edifici. Insomma, una vera opportunità, come – del resto – le numerose disseminate in vari periodi dell’anno, che l’Anaci garantisce da sempre agli associati.
Ecco, veniamo alla ‘vostra’ riforma, intervenuta nel giugno 2013 a rinnovare la disciplina del Condominio negli edifici. Alla luce delle nuove norme cosa è cambiato per la figura dell’Amministratore di Condomini?
La nuova normativa – la Legge, 11/12/2012 n° 220, G.U. 17/12/2012 – ha innovato profondamente rispetto al passato, in particolare proprio per ciò che interessa l’Amministratore. E’ evidente che l’intento del legislatore è quello di sollecitare la preparazione del Professionista e – di conseguenza – il suo aggiornamento. Non v’è dubbio che il vero cambiamento consista proprio in questo: nella maggiore attenzione che, finalmente, si riserva alla valutazione del livello di professionalità e di conformità alle normative (che, in tema di casa, riguardano – anche solo indirettamente – molteplici ambiti). L’Amministratore di oggi non può ritenersi un mero ‘contabile’ di una cassa comune e la sua ‘crescita’ deve coincidere con la tutela massima dell’unità abitativa in tutti i suoi aspetti. Ne va della qualità della vita di ogni singolo condòmino e di migliaia di famiglie italiane che abitano gli stabili condominiali.
In uno scenario così ampio, qual è il ruolo specifico di un’associazione di categoria come l’ANACI? Perché associarsi?
Il nostro obiettivo, come associazione di professionisti dell’immobiliare (dalla gestione e amministrazione del condominio ma, nel complesso, delle realtà inerenti la proprietà degli immobili in Italia) è quello di diffondere ‘cultura condominiale’. Siamo convinti che debba crescere dal basso – cioè dalle esigenze vive dell’Utenza di coloro che vivono in stabili condominiali – una consapevolezza non superficiale ma profonda e avvertita su cosa debba intendersi per gestione comune di un patrimonio. Da qui il passo è breve nel considerare non solo utile ma – al giorno d’oggi – quasi indispensabile entrare in rete e sinergia con analoghe esperienze di professionisti che condividano competenze e mettano a frutto le rispettive esperienze. L’ANACI rappresenta al meglio questo comune ambito professionale ed è in grado di fornire al proprio associato un vero patrimonio di aggiornamento, informazione e strumenti anche di tutela in una attività caratterizzata da crescente complessità e delicatezza.
A partire da questo mese l’ANACI di Latina è un’ abbonata di Ledmagazine, con la formula appositamente ideata per gruppi associativi, enti e, insomma, collettività di vari ambiti, secondo le rispettive esigenze di comunicazione con il proprio pubblico di riferimento. Come pensa di utilizzare durante l’anno, lo spazio e la realtà del nostro magazine?
Sono stato davvero lieto di aderire allo spazio offerto da Ledmagazine. La proposta – pur in una vastissima gamma di possibilità nel web – mi è parsa subito portatrice di un che di originale ed effettivamente utile per le esigenze di un’associazione di categoria come ANACI. La nostra associazione potrà sfruttare al meglio, sul territorio di Latina e dell’intera provincia, il bacino di utenza più ravvicinato a cui si rivolge la rivista. La formula che farà da maggiore stimolo è sicuramente quella che richiede a noi stessi, come associati ANACI, l’impegno di fornire spunti e materiali, suggerimenti e anche sollecitazioni all’informazione analitica e di commento, piuttosto che alle news tradizionalmente riportate dalla cronaca quotidiana. Con uno strumento come la vostra rivista, essa stessa in crescita, sarà – mi auguro – un comune obiettivo quello di crescere e sviluppare collaborazioni verso fasce di pubblico variegato e multiforme, proprio com’è quello dei cittadini che animano le realtà dei condomìni. Penso, ad esempio, a rubriche mirate per dibattere questioni pratiche, confrontare soluzioni fra scelte tecnico-amministrative differenti, scambi di esperienze fra amministratori di realtà anche territoriali differenti. Anzi, voglio da subito invitare i miei Colleghi Associati a collaborare con me e a sfruttare, per loro stessi e le loro migliori opportunità di lavoro. Attivare un simile canale, non tanto su un social network o sui siti specializzati nel nostro settore, ma – invece – proporci su un magazine rivolto a un pubblico molto più differenziato, credo possa essere una via nuova e stimolante attraverso la quale diffondere sempre meglio anche il nostro messaggio e far conoscere le nostre professionalità.