Di anni ne ha, e potrebbe … dimostrarne di più! Per quanto ancora potrà crescere e guadagnarsi spazio in fama e popolarità e diffusione tra fasce intere di pubblico, tutte da conquistare!
ll Latina Jazz Club non è solo un circolo culturale, un’associazione di amanti del jazz che ogni anno offrono alla città una delle stagioni di musica dal vivo tra le più interessanti e preziose, frequentate dai primissimi nomi del jazz mondiale, ospiti a Latina, fra una tournée internazionale e l’altra. Il Club è davvero, per dirla tutta, un privilegio autentico di spettacolo e cultura, che si rinnova ogni anno grazie all’impegno e alla passione di Luciano Marinelli, l’avvocato che per la città, per gli amanti della musica dal vivo, è semplicemente il Jazz! Intorno c’è Latina, città fra le più difficili da ‘svegliare’, delle più pigre da sollecitare ma, forse, perfino tra le più interessanti da … sfidare!
Ma tant’è. Avremo modo e spazi temporali, nelle settimane a venire con LED torneremo a raccontare del jazz e di Luciano Marinelli che a Latina è il jazz. Per adesso ci piace qui ‘soltanto’ dire di come la stagione del Club si sia aperta – fra ottobre e novembre – con due appuntamenti di vera gioia per il cuore e l’intelletto dei fortunati presenti, soci o meno, abituai o occasionali.
_____________
Venerdì 7 Ottobre l’apertura affidata al <<Fabiano “Red” Pellini Quartet>>, formazione impeccabile e dalla verve travolgente composto da Fabiano “Red” Pellini al sax, Alessio Magliari al pianoforte, Elio Tatti al contrabbasso e Lucio Turco alla batteria. Il racconto del Jazz degli anni ’30 in America, per una serata di pieno successo, anche nel ricordo del socio fondatore Gianfranco Iaccarino, prematuramente scomparso nel 2013.
“Vi apettiamo numerosi!” è l’invito che solitamente chiude l’annuncio di ogni evento in programma e numerose sono state anche le presenze fatte registrare dal secondo appuntamento, quello vissuto il 28 ottobre con Lino Patruno Quintet con LINO PATRUNO banjo, GIANLUCA CALVANI cornetta, GINO CARDAMONE chitarra, GIULIO SCARPATO contrabbasso e CLIVE RICHE (England) voce.
E dal grande autore e cabarettista (i meno giovani conoscono di certo ‘I Gufi’, insieme a Nanni Svampa, protagonisti della tv di qualità degli anni 70) abbiamo riassaporato i fascino del suo jazz più classico e divertente, quasi carezzevole, mai incline al sentimentalismo, ma fedele alla musica più autentica. Vigilia del suo compleanno (quanti?) a chiacchierare con ‘gli amici’ di Latina (ho tanto girato che non lo so mica se sono mai passato da Latina…”) e giù a raccontare del suo amore per il jazz, che egli stesso definisce essere LA musica, quella vera. E poi, scherzando, “…altro che “questi” della musica leggera, …sempre in crisi, alla ricerca della tonalità giusta … stasera improvvisiamo dalla prima all’ultima nota…”. Ed è proprio così, con i suoi bravissimi compagni di viaggio, giovani come Cardamone, Scarpato, Calvani fino alla matura estrosità di una delle voci magiche del jazz contemporaneo come llo swinger USA Cleve Riche, fiore all’occhiello di una formazione affiatato e magnifica.
Ma già un nuovo debutto, un’altra prima di stagione ci ha ‘raggiunto’ venerdì 12 novembre, per un calendario tutto pensato per i giovani, come il Latina Jazz Club propone anche quest’anno – dopo il felice inizio del 2015 – in collaborazione con il liceo musicale “A.Manzoni”. Un pomeriggio ricco e appassionato con la musica e le emozioni di “Omaggio a Chet Baker”, uno dei grandi poeti del jazz, interpretato dal Nad Trio dei giovani talentuosi Giulio Bozzo – tromba e voce, Vittorio Solìmene – pianoforte, Flavio Bertipaglia – contrabbasso. Tre impeccabili musicisti, pieni di una sana tensione da podio, di quella che ti cattura l’attenzione e ti fa percepire tutto l’amore e il talento che – c’è da esserne certi – per questa strada è destinato a crescere e a rendersi protagonista di tante altre occasioni.
Presentàti dalla professoressa Ermelinda De Feo che per il liceo Manzoni non è nuova a fare da trait d’union con il Latina Jazz Club e le ‘contaminazioni’ che l’associazione di Marinelli propone a beneficio dei giovani artisti, torniamo volentieri a ‘raccontare’ di una serata con il Nad Trio. Vittorio Solìmene è figlio d’arte (il papà direttore d’orchestra…), proveniente dal St. Louis College of Music dove sta per conseguire la laurea triennale in piano jazz. Ha il grande merito – ci racconta la De Feo – di aver trasmesso la sua passione per il jazz ad alcuni suoi amici e compagni del liceo musicale, tra cui Giulio Bozzo, voce e tromba solista del Nad Trio.
A sua volta giovanissimo, dopo gli studi al liceo musicale “A.Manzoni” sotto la guida del prof. Ferdinando Martella, Giulio ha debuttato in diverse formazioni.
Il più ‘anziano’ è Flavio Bertipaglia, anche lui figlio d’arte (papà contrabbassista), artista di talento vero. Dopo gli avvii allo strumento anche sotto la guida del M° Elio Tatti, ha pensato bene di allontanarsi dagli studi accademici e oggi presentarsi al pubblico dei suoi tanti estimatori come autodidatta che fa con lo strumento un binomio quasi perfetto. I ragazzi, in questa e in altre formazioni, si sono già presentati al pubblico in varie occasioni e con significativo apprezzamento.
Insomma, tanta strada da percorrere insieme, per gli appassionati del capoluogo pontino, ora anche nelle pomeridiane con i giovani talenti da conoscere e scoprire. Il circolo rilancia la propria attenzione per la musica ad ogni latitudine e in ogni forma, la dedica assoluta va ai talenti o alle speranze del panorama nostrano. A confermare l’incrollabile convinzione che, in ogni momento della nostra storia, anche di fronte alla crisi, la cultura sia la prima salvezza.