La Cassa Edile di Latina apre le porte a Led Magazine in occasione del recente rinnovamento dei vertici. Alla presidenza della Cassa si trova oggi il Geometra Riccardo Cerilli, titolare dell’omonima azienda familiare di costruzioni presente sin dagli anni Ottanta sul territorio.
A coadiuvare il nuovo presidente vi è il suo Vice, rappresentante dei sindacati il sig. Francesco Chiucchiolo che svolge lo stesso incarico anche presso la Cassa Edile di Frosinone e il dottor Simone Vaudo, che da un anno riveste la figura del facente funzioni dell’Ente.
Partiamo dal principio: Cassa Edile esiste dal 1962, è un Ente “storico”, ma di cui spesso non si conosce fino in fondo lo scopo ed il funzionamento.
Cos è dunque, e come funziona la Cassa Edile?
Le Casse Edili – spiega il Presidente Cerilli – operano a livello provinciale e sono finanziate esclusivamente dai contributi a carico dei datori di lavoro e dei lavoratori del settore edile.
L’istituzione delle Casse Edili è il frutto di una previsione esplicita contenuta nei contratti collettivi nazionali di lavoro per i lavoratori dipendenti dalle imprese edili, contratto sottoscritto dalle associazioni datoriali (vedi ANCE ecc…) con le Organizzazioni sindacali Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL.
Una doppia anima quella di Casse Edile dunque: mondo imprenditoriale e mondo dei lavoratori. Questa componente è da ricercare nelle origini, nel perché si sono creati questi organismi, che – precisa il vicepresidente Chiucchiolo – sono completamente privati, ma con valenza pubblica.
La nascita delle Casse Edili e la loro attività deriva proprio dalle peculiarità del settore edile, un settore caratterizzato dalla frammentazione delle imprese, in cui le ridotte dimensioni aziendali e la mancanza di continuità nei rapporti di lavoro hanno richiesto l’introduzione di strumenti di tutela specifici, integrativi rispetto a quelli pubblici. Cassa Edile nasce ed è ancora oggi un ente assistenziale, una struttura di tutela del lavoratore, soggetto col quale deve essere sempre in stretto contatto.
Una rete di Casse Edili distribuite in tutto il territorio nazionale, in maniera capillare su ogni provincia per assicurare una vera assistenza alla componente imprenditoriale e soprattutto a quella dei lavoratori: ma tra loro come interagiscono le Casse Edili di tutta Italia? Vi sono dei canali di comunicazione/ collegamento già predefiniti?
A livello nazionale tutte le Casse interagiscono tramite la “CNCE” cioè la Commissione nazionale nazionale, la quale tramite circolari comunica periodicamente le linee guida.
Guardiamo un momento ai dati economici. Come ha reagito il settore alla crisi economica che dal 2009 attanaglia l’economia intera?
A prendere la parola è il Presidente Cerilli, che enuncia esplicitamente alcuni dati a dir poco allarmanti: La crisi ha colpito durissimo il nostro settore: basti pensare che dal 2009 sono stati persi ben 5000 posti di lavoro nel settore edile. Questo significa cinquemila famiglie, spesso monoreddito che si trovano senza alcuna fonte di guadagno. Aggiunge il Vicepresidente Chiucchiolo: Sono numeri che fanno impressione se raccontati nel complesso, ma che spesso non fanno rumore quanto quelli dell’industria. Le imprese edili della nostra provincia sono perlopiù piccole e medie, ciò significa che hanno chiuso i battenti in moltissime. Nel Lazio in generale la situazione è drammatica, si stima che Roma e Frosinone abbiano perso addirittura il 60% del monte salari
Riprende la parola il Presidente Cerilli precisando un dato positivo: Gli ultimi dati ci danno un piccolo incoraggiamento sulla salute della nostra provincia, siamo infatti passati da un monte salari di 49 milioni del 2016/2017 ad un monte salari di 52 milioni di euro nell’anno 2017/2018.
La parola passa così al facente funzioni della Cassa Edile, il dottor Vaudo, che ogni giorno fronteggia gli aspetti più tecnici ed organizzativi dell’Ente. Gli chiediamo quindi come ha reagito l’Ente di fronte ad una situazione così grave? Quali misure ha adottato?
La Cassa Edile – ed è bene precisarlo – ha mantenuto inalterate tutte le prestazioni che ha sempre erogato ai lavoratori. Ogni Presidenza che si è avvicendata in questi anni ha cercato di mantenere inalterato il livello delle prestazioni, vera anima e ragione ultima dell’Ente.
Si è preferito razionalizzare i costi di gestione dell’Ente, ma non intaccare minimamente le prestazioni assistenziali fornite ai lavoratori. Una scelta preziosa ed onorevole quindi la vostra, proprio mentre tutto sembra andare invece in un’altra direzione. Ci chiediamo però: per i lavoratori che invece hanno perso il lavoro?
Questo è un punto che ci rammarica non poco – ci dice il Vicepresidente Chiucchiolo – i lavoratori delle imprese che purtroppo sono fallite durante questi anni durissimi di crisi, ad oggi non possono più contare su queste prestazioni, proprio perché non vi sono più i versamenti da parte delle loro aziende. Questo significa che i lavoratori perdono aiuti veramente preziosi all’economia delle loro famiglie, una doppia penalizzazione: perdita del lavoro, del salario e anche di questi contributi.
Bene, parliamo proprio di queste prestazioni: in cosa consistono esattamente? Cosa spetta ad un lavoratore la cui impresa è iscritta in Cassa Edile?
Ogni lavoratore – ci illustra compiutamente il Presidente – la cui impresa è iscritta alla Cassa Edile ha diritto ad esempio al rimborso della visita oculistica, ad un contributo di 100 euro per ogni “protesi” realizzata dal dentista, forniture di materiale utile al lavoro come il vestiario, e anche borse di studio per i loro figli. Ripetiamo: prestazioni di natura sanitaria pienamente mantenute nonostante la grave crisi insomma.
Ci fa piacere sottolineare inoltre la presenza del cosiddetto “Premio Ape”, un premio che viene assegnato a coloro che sono iscritti in Cassa Edile da più tempo, ai più longevi!.
E’ un premio di un certo rilievo economico peraltro, che corrisponde ad una ulteriore mensilità, una vera e propria quattordicesima, oltre alla tredicesima di fine novembre e alle ferie non godute che vengono pagate a luglio.
Abbiamo inoltre dato seguito ad una importante novità introdotta a marzo 2018 dalla precedente Presidenza: un’applicazione installabile su ogni smartphone che permette di avere sempre sotto controllo tutte le novità e tutte le comunicazioni della Cassa. Dunque un ulteriore risparmio di risorse: il lavoratore non ha più bisogno di chiedere permessi per andare a prendere il GNF di periodo presso l’ufficio postale perché troverà la cifra accreditata direttamente presso il suo conto corrente.
Ci sembra importante, anche tramite questi mezzi essere sempre vicini al lavoratore. La Cassa Edile di Latina insomma si adegua, diventa più moderna e accessibile.
Parliamo quindi della situazione attuale: come vanno le cose per l’edilizia? Cosa si potrebbe effettivamente fare per dare un vero impulso a questo settore?
Continua così il Presidente: Una aiuto al settore è venuto certamente dal Piano Casa, e speriamo che la “Rigenerazione urbana” porti ancor più valore aggiunto. Occorre però un effettivo lavoro di sinergia con le amministrazioni: in questo momento si sono mossi i soli Comuni di Terracina e di Priverno, e siamo ancora davvero all’inizio di un percorso lungo e tortuoso.
Le ristrutturazioni ad esempio sono una fetta di mercato importante, spesso trascurata, che darebbe l’opportunità di lavorare sulla piccola e media grandezza. Il risanamento di costruzioni risalenti al dopoguerra, la messa in sicurezza delle scuole sulle quali ci sono dati spaventosi, l’erosione delle nostre coste, sono necessità assolutamente impellenti e alle quali non possiamo non dare una risposta. Oggi peraltro ci sono due strumenti estremamente utili a questo scopo: parliamo di Eco-bonus e Sisma-bonus due agevolazioni fiscali che consentono a privati (persone fisiche, società di persone, imprenditori individuali, professionisti), e società di detrarre dall’IRPEF o dall’IRES una parte delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza statica di edifici esistenti (abitazioni monofamiliari e immobili a destinazione produttiva o commerciale).
Non mancano però neanche le grandi opere su Latina e provincia: parliamo ad esempio delle Autostrade pontine per la cui realizzazione da tempo si batte il presidente di ANCE Latina Pierantonio Palluzzi, ma sarebbe importante anche un collegamento completo tra le province di Latina e Frosinone.
Come si inserisce dunque il pubblico in questo quadro? Avete trovato effettiva collaborazione?
Continua il Presidente: La parte pubblica – come più volte enunciato dal Presidente di ANCE Latina Palluzzi – dovrebbe essere un volano, una spinta a ciò che gli imprenditori sono in grado e vogliono fare. Come classe imprenditoriale, come rappresentanti dell’Edilizia riteniamo sia importante approvare quanto prima i Piani di Zona, bandire nuove opportunità di finanziamento magari, rinnovare l’edilizia sociale anche per rispondere al problema abitativo.
Dovremmo avere molta attenzione al già costruito, riqualificare l’esistente per riqualificare il territorio, per migliorare alcune parti della città, riorganizzare il tessuto urbano. Abbiamo una marina a 10 km e una ferrovia mal collegate, che potrebbero portare davvero ricchezza e prosperità al nostro territorio. Ci sono bellezze nella nostra Provincia estremamente difficili da raggiungere per chi non ha un mezzo proprio. La valorizzazione di ciò che già abbiamo, del nostro territorio intero è il punto di partenza vero, la nostra autentica fonte di ricchezza che per troppo tempo abbiamo trascurato.
Insieme alla preziosa collaborazione del Presidente di ANCE Latina stiamo cercando di risvegliare le coscienze del pubblico e dei privati, confidiamo che insieme si possa davvero migliorare e far rinascere la nostra provincia.