Nello spazio della Galleria Mizar (via San Sebastianello 16B, Roma), storica sede di una delle gallerie d’arte “La Salita di GianTomaso Liverani” che hanno “fatto” la storia dell’arte degli anni sessanta e settanta a Roma e in Italia, si terrà la mostra Contemporaneamente, che esporrà una scelta di opere d’arte e di mobili e oggetti di design italiani degli anni cinquanta, sessanta, settanta e ottanta. In mostra opere di Fontana, Burri, Scialoja, Sadun, Pascali, Lo Savio, Kounellis, Uncini, Rotella, Schifano, Paolini, Griffa, Ontani e altri, insieme a mobili e oggetti di Giò Ponti, Ico Parisi, L. Caccia Dominioni, Nanda Vigo, Vittorio Nobili, Claudio Salocchi, Vittorio Introini, Gae Aulenti, Fulvio Bianconi, Dino Martens, Gaetano Pesce. La mostra non intende essere esaustiva nella narrazione di periodi così geniali e fecondi ma vuole rappresentare uno spunto di riflessione da cui possa scaturire lo stimolo e la curiosità per un passato tanto geniale quanto ancora fertile di sviluppi e suggerimenti. Una mostra senza eccessive pretese per tante ragioni: tempo, spazio, possibilità. Ma nella sua incompletezza, vuole richiamare l’attenzione a un passato tanto geniale quanto ancora fecondo di progetti e di sviluppi. Una sollecitazione al pensiero che la bellezza e l’intelligenza sono armi formidabili contro il degrado e l’omologazione che il mondo globalizzato sta portando con sé. Unire ed esporre insieme arte e design – contemporaneamente – non ha voluto soltanto riferirsi all’ambiente domestico: “sarebbe una visione decisamente riduttiva e troppo strumentale, della loro funzione: ma vuole riferirsi invece all’ambiente tutto, in una sorta di ecologia visiva, estetica e funzionale, che riguarda appunto la società nella sua globalità e la nostra vita che in essa si dispiega. Le assenze sono come è logico infinitamente maggiori delle presenze, non siamo un museo o un testo storicamente compiuto, ma siamo orgogliosamente sicuri del fatto che da un’opera di Fontana, di Pascali, di Lo Savio o di Kounellis, da un tavolo di Ponti, da una sedia di Nobili, da un vetro di Bianconi o da una lampada di Magistretti possa scaturire una sorta di luce: lo stimolo, la curiosità di conoscere e di riconoscere”. La mostra è visibile alla Galleria Mizar – Via San Sebastianello 16B a Roma, dal 22 novembre 2017 al 15 gennaio 2018 dal martedì a sabato 10.00 – 19.00. (nelle foto Jannis Kounellis, Untiled, 2010, Ludovico Diaz De Santillana , Lampada da terra, 1965, Paolo Venini, Vaso, 1952, Toti Scialoja, Libeccio, 1954)