E’ appena uscito in rete, disponibile e riproducibile anche da questa nostra pagina, l’ultimo numero di una delle riviste giuridiche specializzate fra le più prestigiose del panorama italiano. adritalia01-anno6
ADRITALIA, lasciatecelo dire, ripercorre la migliore tradizione della stampa giuridica specializzata, proponendo – al meglio anche di una sobria veste grafica – contenuti approfonditi per addetti ai lavori. Lavoro che è, in questo caso, la Mediazione e il mondo della c.d. Giustizia Alternativa. E’ oggi questa consolidata realtà di diritto e prassi a farsi risposta (e potenziale soluzione) alle irrisolte carenze che ancora affliggono e rallentano i tempi della giustizia ordinaria nel nostro Paese.
Il numero appena pubblicato, il primo dell’anno 6, è forte di un perfetto e chiarissimo intervento dell’avv. Pasquale Lattari, firma di prestigio e collaboratore del nostro giornale, che interviene sul tema della messa alla prova e la mediazione penale per adulti. Ma ci piace ancor più segnalare una figura nuova e di prima grandezza nel panorama scientifico più vivino agli operatori del diritto e della mediazione in particolare. L’articolo del dott. Alfonso Umberto Calabrese porta la voce di quella che non esiteremo a indicare come la massima riconosciuta Autorità in fatto di Mediazione, Formatore egli stesso e attualmente vicepresidente del Corecom dell’Emilia Romagna.
La rivista è scaricabile per fruizione gratuita e disponibile agli avvocati ben consapevoli di quanto sia importante la vitalità dell’editoria giuridica e di come la Comunicazione sia pilastro e sostanza per la cultura giuridica di un professionista e di un Paese moderno. Editori giovani e intraprendenti (oltre a Primiceri, abbiamo spesso ospitato su LED esperienze e proposte di un’altrettanto vitale Key Editore), offrono spunti e ricerca costante, quello di ADRITALIA ne è l’ultimo esempio.
Chi ci segue conosce bene l’ispirazione rigorosa e appassionata con cui LED ritiene debba ‘farsi’ Comunicazione, ancor più quando questa si chiama alla vera e propria divulgazione, al servizio di categorie professionali che a livello locale e fuori dai più ampi scenari nazionali, restano isolate in se stesse, prive di confronto e vero scambio sui temi più concreti e vivi della realtà forense.
Il richiamo ad una rivista come ADRITALIA ci sembra un contributo tangibile in questa direzione, dedicato a tutti i Colleghi Avvocati che conosceranno e sfoglieranno il nuovo numero anche grazie al magazine che accende la ‘spia’ e richiama attenzione sul mondo delle avvocature: ché la crisi che attanaglia la libera professione non si traduca anche in una deplorevole crisi culturale!
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