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Nel ripensare al momento che diede origine e impostò il futuro dell’Europa  disegnando  i caratteri primari dell’Unione come oggi la concepiamo e viviamo, viene forte il desiderio di  poterci  riappropriare di quell’epoca intensa, di riavvicinare quel tempo di ideali così alti all’attuale momento storico. Dov’è arrivata l’Europa dei Valori? Perché le società civili ed evolute del vecchio continente faticano così tanto a confermarsi nella Solidarietà e nell’evoluzione delle loro Economie, oppresse come sono dalla tentazione di chiudersi alla paura e arrendersi all’impossibile integrazione con le vicine culture arabo-orientali?

Il Trattato che istituisce la Comunità Economica Europea e il Trattato fondativo della Comunità Europea dell’energia Atomica furono firmati il 25 marzo 1957 a Roma.
Di tanto vivace e per certi veri drammatico dibattito che rimbalza fra i mass media e si riflette nell’opinione pubblica delle comunità nazionali, ci sembra poter solo cogliere il senso diffuso di vivere una fase delicatissima, un momento epocale.
E di viverlo tutti, dai governi e le istituzioni sovranazionali, fino alle comunità locali, alla gente che vive e lavora per le strade d’Europa. La grande mobilitazione che mentre scriviamo sta vivendo la città di Roma non è solo fermento e mobilitazione celebrativa, non solo esaltazione di valori e proclamazione di rinnovati intenti. La giornata del 60° anniversario dei  Trattati raccoglie per le vie d’Italia anche tanti cori dissonanti, tante voci gonfie di risentimento, tese a reclamare un futuro più a misura di Cittadino.
Ma l’Idea è alta e tale rimane quell’intuizione che uomini come Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi ma anche statisti come Alcide De Gasperi, Robert Schumann, Jean Monnet, Konrad Adenauer, Paul Henry Spaak seppero vivere e interpretare come una fede rendendola realtà concreta e solida per tutti.

A quell’idea, che è la nostra realtà quotidiana di cittadini, anche dalle nostre pagine vogliamo rendere omaggio e provare a riflettere come più ci è congeniale. Nella sezione Europa, tentiamo una lettura storica e, insieme, di prospettiva. Affidandoci al ricordo di un’altra celebrazione di quello stesso momento, torniamo alla  solenne  celebrazione del 25° anniversario della firma dei Trattati.
Ebbe luogo il 29 marzo 1982 al «Palais des Acadé-mies» di Bruxelles.

Una riflessione sulle parole di quel giorno può aiutarci a cogliere  sempre meglio il senso del nostro essere Europa.

***I testi dei trattati, degli atti legislativi, della giurisprudenza e delle proposte legislative possono essere consultati su EUR-Lex, la banca dati del diritto dell’Unione europea.

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